Runaz
Runaz
À propos
La frazione di Runaz dista 1,08 chilometri dal comune di Avise di cui essa fa parte. Essa è famosa per il detto “Rune brune, trois mois sans lune, six mois sans soleil”, poiché per 3 mesi all'anno non vede la luna e per 6 non vede il sole.
Di questa frazione vi sono alcune strutture di particolare interesse: il forno, la Maison de Mosse e la Cappella.
Il Forno è di proprietà comunale ed è stato costruito negli anni '80. Si trova nell’edificio denominato “Maison de Quemmo”, vicino alla Biblioteca comunale. Ha una capacità di 30-40 pani. Ancora oggi nei mesi invernali qualche famiglia della frazione lo riaccende per cuocervi il pane da consumare durante l'anno. Alcuni di loro mantengono la tradizione del vero pane nero adoperando solo farina di frumento e segale proveniente dai propri campi.
La Maison de Mosse è una casaforte medievale di proprietà regionale. La famiglia dei D’Avise costruì questa casa forte accanto alla strada romana delle Gallie che attraversava il territorio di Runaz da est a ovest(Pierre Taillée). Verso la fine del XV secolo la signoria dei D’Avise venne divisa tra quattro fratelli: a Jean l’Ancien toccò Valgrisenche, a Boniface toccò Avise, Rolet dominò su Leverogne e Planaval(comune di Arvier), e infine Jean le Jeune che fu signore di Runaz. Probabilmente fu proprio costui a trasformare la casa forte in un’abitazione: ne sono prova le belle finestre risalenti al XVI secolo. Lo stile è tardo gotico e la riquadratura è in pietra di Villeneuve. Oggi vi ha sede l'Association Valdôtaine des Archives Sonores a cui è affidata la gestione della struttura e che ha allestito al suo interno la mostra “Au fil des ondes”.
In questa frazione passa anche una porzione della via delle Gallie. La particolarità di questo tratto è la sua ripida salita. In effetti, da Leverogne a Pierre Taillée ,la strada era praticamente allo stesso livello della statale di oggi, mentre il tratto di Runaz (40 metri di strada) passa su roccia sospesa su una gola. L' unica motivazione che potrebbe aver portato ad alzare così drasticamente il suo livello sembrerebbe essere il comodo arrivo a Péra dove sorgeva il primo villaggio di Runaz e la chiesa dedicata a san Martino.
Di questa frazione vi sono alcune strutture di particolare interesse: il forno, la Maison de Mosse e la Cappella.
Il Forno è di proprietà comunale ed è stato costruito negli anni '80. Si trova nell’edificio denominato “Maison de Quemmo”, vicino alla Biblioteca comunale. Ha una capacità di 30-40 pani. Ancora oggi nei mesi invernali qualche famiglia della frazione lo riaccende per cuocervi il pane da consumare durante l'anno. Alcuni di loro mantengono la tradizione del vero pane nero adoperando solo farina di frumento e segale proveniente dai propri campi.
La Maison de Mosse è una casaforte medievale di proprietà regionale. La famiglia dei D’Avise costruì questa casa forte accanto alla strada romana delle Gallie che attraversava il territorio di Runaz da est a ovest(Pierre Taillée). Verso la fine del XV secolo la signoria dei D’Avise venne divisa tra quattro fratelli: a Jean l’Ancien toccò Valgrisenche, a Boniface toccò Avise, Rolet dominò su Leverogne e Planaval(comune di Arvier), e infine Jean le Jeune che fu signore di Runaz. Probabilmente fu proprio costui a trasformare la casa forte in un’abitazione: ne sono prova le belle finestre risalenti al XVI secolo. Lo stile è tardo gotico e la riquadratura è in pietra di Villeneuve. Oggi vi ha sede l'Association Valdôtaine des Archives Sonores a cui è affidata la gestione della struttura e che ha allestito al suo interno la mostra “Au fil des ondes”.
In questa frazione passa anche una porzione della via delle Gallie. La particolarità di questo tratto è la sua ripida salita. In effetti, da Leverogne a Pierre Taillée ,la strada era praticamente allo stesso livello della statale di oggi, mentre il tratto di Runaz (40 metri di strada) passa su roccia sospesa su una gola. L' unica motivazione che potrebbe aver portato ad alzare così drasticamente il suo livello sembrerebbe essere il comodo arrivo a Péra dove sorgeva il primo villaggio di Runaz e la chiesa dedicata a san Martino.
POESIA
Runa
Vardo avouì tan de jalousi
parmi dou greuppe
que rèn lèichon passé se pô eun galie,
t'i fran, Runa, eun dzèn paì.
Nèissù à l'ombretta d'eun pitchoù bouque,
Nèissù à l'ombretta d'eun pitchoù bouque,
i cu d'eun pouo môn:
de prô à l'euntoo
que von de Pira a Seremôn,
tè te cllou la valoda
comme fôn su la tsemise dou botôn.
Avouì teun dzèn mabro vèe,
Avouì teun dzèn mabro vèe,
lo beubblo, lo pou su pài pe l'èe,
tè te no-se fa pô cheue
sôndjé à la mèe.
Quan l'euforyì arruye,
Quan l'euforyì arruye,
é le fenne vôn deun le prô fée leue muye,
té Runa te dì eun rien,
n'ì euncô mè an miya de bièn.
É quan de tsotèn le-s-ommo
É quan de tsotèn le-s-ommo
euntsaplon leue fô
é le-s-èijì tsanton
leue tsanhon
deun le prô,
no pénsèn pomé
à l'éiveue que aa l'è dza passo.
É tè Runa ploa pô se te diyon
que t'i eun pai fret,
péquè l'è lo coeue de te-s-abitan
que te tséidon finque lo tet.
Comme la viya de l'ommo depèn
Comme la viya de l'ommo depèn
de la fenna que llu lame é llu prèn,
no sèn strà euròi
d'ihe de tè le dzèn s-eupòi.
Tè Runa t'i fran joulìa
Tè Runa t'i fran joulìa
é no te oublieren jamì pe totta nouha viya,
péquè no sèn fran contèn
péquè no sèn fran contèn
d'ihe de tè le pouo é seumplo Runen.
Giorgio Jacquemod
Giorgio Jacquemod
https://www.theflintstones.it/
Notes historiques sur la paroisse d'Avise